Saturday 11 January 2014

L'impero celeste


Buon Natale e Felice anno nuovo. Si lo so, per il Natale sono un po’ in ritardo, ma il mio PC era dal dottore e comunque almeno per l’anno nuovo ho ancora tempo! Dopo un po’ di feste passate a pranzi e cene con gli amici è ora di rimettersi in movimento, ma con calma... in stile tai chi. Quindi prima mi do alla lettura. Per Natale mi è stato regalato un libro di Margherita Hack sui miti e leggende con cui l’umanità ha cercato di spiegare l’universo nei millenni passati. Inutile dire che un bel capitolo è dedicato anche al celeste impero e che alcune cose le ho viste anche io nei miei viaggi per la cina... e ora ve le racconto!!
La cosmologia cinese aveva un ruolo molto politico e strettamente legato alla dinastia reggente. “Il cielo era suddiviso in 5 palazzi. Il palazzo centrale era situato nell’area che circonda il Polo Nord, simbolo della corte imperiale e che dunque possedeva la posizione più alta nella cosmologia cinese. L’area circumpolare era dunque costruita ad immagine e somiglianza del palazzo imperiale. Gli altri 4 palazzi erano posti intorno alle quattro stelle cardinali lungo l’eclittica ed erano denominati Palazzo dell’Est, del Sud, dell’Ovest e del Nord. Ognuno rappresentava una delle 4 stagioni e, a seconda della stagione, una residenza temporanea della corte.”
Ogni palazzo rappresentava anche uno dei cinque elementi che compongono la natura nella mitologia Cinese ed è protetto da una delle cinque bestie mitologiche, dette Si Ling.
Qīng Lóng, il drago azzurro guardiano dell’Est. È associato alla primavera, i colori blu e verde, e l'elemento legno; sostiene e difende il Paese (controlla la pioggia, simbolo del potere imperiale). Spesso è accoppiato a Zhūqùe, la fenice rossa, perché entrambi rappresentano sia il conflitto sia la gioia del matrimonio. Sia in Cina sia in Giappone, il drago è simbolo dell'imperatore e la fenice dell'imperatrice.
Zhūqùe la fenice vermiglia Guardiana del Sud. È associata all'estate, il colore rosso, l'elemento fuoco. È simbolo di conoscenza, e natura rigogliosa; si manifesta solo in tempo di prosperità.
Báihǔla tigre bianca (o "di giada") Guardiana dell'Ovest. È associata con l'autunno, il colore bianco, e l'elemento metallo. Quando in una tomba si pone del metallo, è una connessione cerimoniale con la tigre di giada; secondo gli Annali Cinesi di Wu e Yue, tre giorni dopo la sepoltura del re, l'essenza dell'elemento metallo prese le sembianze di una tigre di giada e si accucciò sulla tomba, divenendone la protettrice. La giada bianca era spesso usata per venerare il dio dell'Ovest, e prese il nome di 'giada della tigre'; per i cinesi la tigre era il re di tutti gli animali e signora delle montagne, così la giada della tigre era un ornamento riservato a comandanti di eserciti. In particolare la tigre maschio era dio della guerra, e proteggeva le armate dell'imperatore in battaglia, oltre che i demoni nella sua tomba.
Xuánwǔ  la tartaruga nera Guardiana del Nord. È associata all'inverno, il colore nero, e l'elemento acqua; è anche simbolo di religiosità. È spesso rappresentata come una tartaruga con un serpente avvolto in spire sulla sua schiena. La tartaruga è simbolo di lunga vita e felicità; quando ha mille anni, è capace di parlare il linguaggio degli esseri umani. La tartaruga è uno degli Emblemi Celesti, simbolo di longevità e saggezza; si dice che il suo guscio sia la cassaforte dell'universo. In particolare tartaruga e serpente insieme sono simbolo di longevità; si dice che la loro unione mise in pericolo l'universo stesso. È interessante notare come nella mitologia greca all’inizio di ogni cosa il serpente del tempo (Chrono, da non confondere col titano Krono, padre di Zeus) girava attorno all’uovo cosmico e rompendone in guscio da inizio al tutto.
Infine Huánglóng, il drago giallo (o "d'oro") Guardiano del Centro, e quindi del Palazzo Imperiale, è più simile a un serpente rispetto al drago azzurro. È associato al cambio delle stagioni, il colore giallo, e l'elemento terra.
Infine, tornando al tema delle similitudine con l’occidente, è interessante notare come due culture lontane e non comunicanti abbiano sviluppato il concetto di natura basata su elementi fondamentali. Inoltre le soluzioni finali sono state per altro estremamente simili. Quattro Elementi nella cultura greca e cinque in quella Cinese e per altro tre di questi sono comuni ad entrambe le culture. Infatti abbiamo Aria, Acqua, Terra e Fuoco identificati da Ippocrate nella cultura greca e Acqua, Terra, Fuoco, Legno e Metallo nella cultura Cinese.
Direi che come inizio anno basta cosi.
Alla prossima e che la Forza sia con noi. 


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