Buon Natale e Felice anno nuovo. Si lo so, per il Natale sono un po’ in
ritardo, ma il mio PC era dal dottore e comunque almeno per l’anno nuovo ho
ancora tempo! Dopo un po’ di feste passate a pranzi e cene con gli amici è ora
di rimettersi in movimento, ma con calma... in stile tai chi. Quindi prima mi
do alla lettura. Per Natale mi è stato regalato un libro di Margherita Hack sui
miti e leggende con cui l’umanità ha cercato di spiegare l’universo nei
millenni passati. Inutile dire che un bel capitolo è dedicato anche al celeste
impero e che alcune cose le ho viste anche io nei miei viaggi per la cina... e
ora ve le racconto!!
La cosmologia cinese aveva un ruolo molto politico e strettamente legato
alla dinastia reggente. “Il cielo era suddiviso in 5 palazzi. Il palazzo
centrale era situato nell’area che circonda il Polo Nord, simbolo della corte
imperiale e che dunque possedeva la posizione più alta nella cosmologia cinese.
L’area circumpolare era dunque costruita ad immagine e somiglianza del palazzo
imperiale. Gli altri 4 palazzi erano posti intorno alle quattro stelle cardinali
lungo l’eclittica ed erano denominati Palazzo dell’Est, del Sud, dell’Ovest e
del Nord. Ognuno rappresentava una delle 4 stagioni e, a seconda della
stagione, una residenza temporanea della corte.”
Ogni palazzo rappresentava anche uno dei cinque elementi che compongono la
natura nella mitologia Cinese ed è protetto da una delle cinque bestie
mitologiche, dette Si Ling.
Qīng Lóng, il drago
azzurro guardiano dell’Est. È associato alla primavera, i colori blu e verde, e
l'elemento legno; sostiene e difende il Paese (controlla la pioggia, simbolo
del potere imperiale). Spesso è accoppiato a Zhūqùe, la fenice rossa, perché
entrambi rappresentano sia il conflitto sia la gioia del matrimonio. Sia in
Cina sia in Giappone, il drago è simbolo dell'imperatore e la fenice
dell'imperatrice.
Zhūqùe la fenice vermiglia Guardiana del Sud. È associata all'estate, il
colore rosso, l'elemento fuoco. È simbolo di
conoscenza, e natura rigogliosa; si manifesta solo in tempo di prosperità.
Báihǔla tigre bianca (o "di giada") Guardiana dell'Ovest. È
associata con l'autunno, il colore bianco, e l'elemento metallo. Quando in una
tomba si pone del metallo, è una connessione cerimoniale con la tigre di giada;
secondo gli Annali Cinesi di Wu e Yue, tre giorni dopo la sepoltura del re,
l'essenza dell'elemento metallo prese le sembianze di una tigre di giada e si
accucciò sulla tomba, divenendone la protettrice. La giada bianca era spesso
usata per venerare il dio dell'Ovest, e prese il nome di 'giada della tigre';
per i cinesi la tigre era il re di tutti gli animali e signora delle montagne,
così la giada della tigre era un ornamento riservato a comandanti di eserciti.
In particolare la tigre maschio era dio della guerra, e proteggeva le armate
dell'imperatore in battaglia, oltre che i demoni nella sua tomba.
Xuánwǔ la tartaruga nera Guardiana
del Nord. È associata all'inverno, il colore nero, e l'elemento acqua; è anche
simbolo di religiosità. È spesso rappresentata come una tartaruga con un
serpente avvolto in spire sulla sua schiena. La tartaruga è simbolo di lunga
vita e felicità; quando ha mille anni, è capace di parlare il linguaggio degli
esseri umani. La tartaruga è uno degli Emblemi Celesti, simbolo di longevità e
saggezza; si dice che il suo guscio sia la cassaforte dell'universo. In
particolare tartaruga e serpente insieme sono simbolo di longevità; si dice che
la loro unione mise in pericolo l'universo stesso. È interessante notare come
nella mitologia greca all’inizio di ogni cosa il serpente del tempo (Chrono, da
non confondere col titano Krono, padre di Zeus) girava attorno all’uovo cosmico
e rompendone in guscio da inizio al tutto.
Infine Huánglóng, il drago giallo (o "d'oro") Guardiano del
Centro, e quindi del Palazzo Imperiale, è più simile a un serpente rispetto al
drago azzurro. È associato al cambio delle stagioni, il colore giallo, e
l'elemento terra.
Infine, tornando al tema delle similitudine con l’occidente, è interessante
notare come due culture lontane e non comunicanti abbiano sviluppato il
concetto di natura basata su elementi fondamentali. Inoltre le soluzioni finali
sono state per altro estremamente simili. Quattro Elementi nella cultura greca
e cinque in quella Cinese e per altro tre di questi sono comuni ad entrambe le
culture. Infatti abbiamo Aria, Acqua, Terra e Fuoco identificati da Ippocrate
nella cultura greca e Acqua, Terra, Fuoco, Legno e Metallo nella cultura
Cinese.
Direi che come inizio anno basta cosi.
Alla prossima e che la Forza sia con noi.
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